Ma al Rallye San Martino 2025 sono stati tutti Bravi, dal secondo all’ultimo arrivato

L’ALBERTINI II È LA FIRMA DI UN PILOTA DI GRANDE TALENTO MAI SOPRA LE RIGHE CHE STAVOLTA HA COLTO L’ATTIMO FUGGENTE
Un primo bilancio del connubio con l’IRCup Pirelli è sicuramente positivo
San Martino di Castrozza, 23 giugno 2025_ Un po’ di numeri innanzitutto da confrontare con quelli dell’anno scorso, quando la corsa fu valida per il Trofeo Italia Rally sotto egida Acisport. Quest’anno solo gara moderna con 129 iscritti, 122 partenti, 93 all’arrivo. Nel 2024 gli iscritti furono 122 (99 moderni più 23 storici), i partenti 121 (98 più 23), arrivati 91 (75 più 16). Il cambio di registro, da un Trofeo federale a una serie privata, non ha penalizzato affatto l’ottimo grado di appeal complessivo del Rallye dolomitico, e quindi un primo bilancio del connubio con l’International Rally Cup gommata Pirelli che ha griffato la metà dei concorrenti (66 iscritti, 62 partenti, 50 arrivati) è sicuramente positivo. Ieri San Martino si è svegliata con un meraviglioso cielo azzurro e un maestoso silenzio prima che il flusso dei domenicali arrivasse da Fiera o scendesse dal Rolle. Oggi siamo già oltre, il turismo estivo è appena iniziato, c’è un po’ di languore per l’allegra sarabanda del 45° Rallye terminata. Ci sono però suggestioni ancora fresche da incasellare. Iniziando dall’attimo fuggente colto da Stefano Albertini che si è preso il suo secondo sigillo (dopo quello del 2023) quando il battistrada Andrea Nucita sull’inizio discesa del secondo Manghen di giornata ha pizzicato una ruota su un antitaglio, finendo ottavo mentre stava tenendo la prua davanti pur senza prendere il largo. Attimi fuggenti per Filippo Bravi, da terzo a secondo, il più veloce nella ripetizione delle prove lunghe, distante solo 1’’1 dalla vetta prima dell’ultimo assalto sulla Gobbera e poi gli è mancata la stoccata decisiva in quella, parole sue, che “è la più bella gara su asfalto in Italia”. Contento però della piazza d’onore, tanto di cappello al vincitore e si può essere soddisfatti di un risultato memorabile dove secondo arrivò anche il suo mentore Claudio De Cecco (Friulmotor) nel 1996 alle spalle di Sandro “Pila” Giacomelli, per poi vincere nel 2001 e 2003. Attimo fuggente colto pure da Marcello Razzini, il graffio che non ti aspetti sulla Gobbera bis, limando 3’’4 al suo primo passaggio e terzo gradino del podio soffiato al rivale Rudy Michelini, che non è andato affatto piano, ma il suo contro-attimo è una medaglia di legno per soli 9 decimi, mentre Alessandro Zanolli in un amen da terzo si è ritrovato quinto. E così sia.
APPUNTI DI CRONO
ASSOLUTA E RALLY 2. Il duello annunciato tra Andrea Nucita (Citroen) e Stefano Albertini (Skoda) non ha deluso le attese fin dal primo round venerdì sera, la “Smart Cittadina” di 2970 metri, con il bresciano (2’45’’6) più veloce di 0’’1 e quindi davanti per meno di due metri, mezza macchina fossero stati affiancati in circuito. Poi ieri le prove classiche in successione. L’ardente siciliano che graffia su “Manghen” (12’43’’7) e “Val Malene” (10’37’’9), il compassato lombardo sulla “Gobbera” (5’03’’1). Nella ripetizione del Manghen l’inconveniente all’anteriore destra per Nucita che ha ceduto 47’’3 a Bravi (Hyundai) in modalità full-attack (12’42’’8) anche ripassando su “Val Malene” (10’35’’6). Il friulano aveva la freccia del sorpasso ma il fondo divenuto un po’ viscido gli ha tolto sicurezza ed ha alzato di 1’’4 rispetto alla sua prima Gobbera, mentre Albertini si è migliorato di 0’’7 tenendo su la guardia, con il terzo parziale dietro a Razzini (Skoda), il quale si è giocato bene il jolly di un ultimo graffio poderoso (5’01’’4), non solo bypassando Michelini (Skoda) che aveva 0’’8 di margine, ma pure Zanolli (Skoda) che gli stava davanti di 4’’9, chiudendo quindi terzo assoluto a 15’’8 da Albertini, vincitore in 59’42’’5 e Bravi secondo a 5’’5.
RALLY 4. L’estone Jasper Vaher su Lancia Ypsilon, lui sì davvero internazionale, ha fatto en plein di scratch e un totale di 1:04’06’’3, marcando i distacchi. Buon secondo Mirco Straffi (pure su Lancia Ypsilon) a 49’’7, terzo Alex Lorenzato (Peugeot 208) a 1’00’’1.
A7. Fenomenale Marco Zannier al volante della sua datata Renault Clio Williams, ovvio che nulla poteva il pur volenteroso Ivo Forlin con analogo mezzo. Il friulano, supportato dal fan club del natio borgo di Lestans in comune di Sequals (dove nacque il pugile Primo Carnera), ha chiuso 22. assoluto in 1:04’16’’3 e non serve aggiungere altro.
RALLY 3. Alessando Ciardi ha messo a segno quattro graffi, uno in più di Matteo Giordano. Però su “Val Malene 1”, Ciardi ha perso oltre 2’ e Giordano si è messo in controllo nel secondo giro, chiudendo in 1:04’28’’6 con Giulio Frigo secondo a 1’29’’8. Tutti su Renault Clio.
S1600. Successo di Classe per Leonardo Cesaro in 1:06’07’’9, secondo posto di Giovanni Cocco a 45’’4. Il primo Manghen ha castigato con oltre 4’ di ritardo Massimo Dal Ben, che era partito a razzo nella cittadina e poi si è tirato su il morale graffiando su tutto il resto di gara, mentre Ivan Stival ha dovuto abbandonare la compagnia, tutta su Renault Clio.
RALLY 5. Sfida avvincente con 21 concorrenti al via. Christian Buccino è stato il più rapido nella cittadina, ma dopo il Manghen ha dovuto abbandonare. L’idolo di casa Matteo Scalet, primo su Val Malene (nonostante penalità di 10’’ per partenza anticipata) e Gobbera, non è riuscito ad arginare il rivale Alessandro Forneris che ha chiuso con totale di 1:06’53’’7. Scalet secondo a 10’’5, Michel Della Maddalena terzo a 16’’0. Tutti su Renault Clio.
RALLY 4/R2. Blitz iniziale di Michele Barison nella cittadina di venerdì sera. Sabato mattina il primo Manghen in trasferimento, Val Malene con graffio e primato di Christian Chemin, sulla Gobbera acuto di Stefano Facchin. Nel secondo giro fuga per la vittoria di Chemin (totale conclusivo di 1:08’21’’4) nelle due prove lunghe, Facchin ancora il migliore sulla Gobbera per chiudere secondo di Classe a 26’’4, con Barisan terzo oltre un minuto.
A6. Analogia con la Rally 5 ed esito diverso. Nella cittadina si è esaltato Alessio Case, poi costretto al ritiro. Sabato mattina su Val Malene ha preso il comando provvisorio Dino Brazzale, con Massimo Zerbato staccato di 8’’5 in prova e di altri 10’’ per penalità da partenza anticipata. Merzari che da lì in poi ha “ricucito lo strappo graffiando” sino alla fine, tanto da chiudere primo in 1:08’32’’8 davanti a Brazzale staccato di 2’’6, terzo Piergiorgio di Piazza a 33’’3. Trio di Peugeot 106.
N3. Nella cittadina spunto di Giovanni Costalunga, poi è stato sempre Davide Scarso a dettare il ritmo, chiudendo in 1:08’32’’6 con il solo Rubens Rigodanzo lontano alle spalle.
N2. Le piccoline di serie hanno aperto le danze e Alex Reato (Citroen Saxo) è stato il più veloce nei giri di valzer in paese. Poi Leonardo De Marco (Peugeot 106) ha menato la rumba sino alla fine: 1:10’06’’7 e Reato a 1’29’’4 di cui 40’’ per ritardo a un c.o.